Il cortometraggio animato “The Path” di Duncan Rudd sarà presentato in anteprima al Fabriano Film Fest in sostegno a MOAS ITALIA

La questione migratoria è al centro dell’attenzione in Italia ed in Europa da anni. Dal 2014 ad oggi, oltre 51.000 persone nel mondo, tra bambini, uomini e donne, hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere la salvezza o una vita migliore (fonte: OIM). Molti altri sono scomparsi senza rientrare nelle statistiche.

Ispirandosi a questo delicato tema, il regista inglese Duncan Rudd ha ideato e diretto il cortometraggio di animazione “The Path”, che verrà proiettato in anteprima il 2 dicembre al Fabriano Film Fest. Il film è stato concepito durante un progetto artistico dedicato al lavoro di MOAS ITALIA in occasione della Settimana del Rifugiato, grazie alla collaborazione con Studio Treble, un’agenzia digitale con sede a Manchester. Al termine della proiezione, Regina Egle Liotta Catrambone, Direttrice di MOAS ITALIA, risponderà alle domande del pubblico e parlerà della campagna per Vie Sicure E Legali.

Il film narra il viaggio di una ragazzina costretta a lasciare tutto e fuggire in cerca di salvezza. Durante il percorso, viene separata dalla sua famiglia e si ritrova immersa in un mondo sottomarino ostile e spaventoso, popolato da ombre inquietanti e creature minacciose. Tuttavia, una luce di speranza la guiderà fuori dalle tenebre, per riabbracciare finalmente i propri cari.

Il cortometraggio è ispirato al lavoro di MOAS ITALIA, organizzazione che porta assistenza umanitaria in diverse aree di crisi nel mondo e promuove la campagna per l’implementazione di #VieSicureELegali, chiedendo percorsi di migrazione sicuri e rispettosi delle norme esistenti.

Regina Catrambone afferma: “Ringrazio Duncan Rudd per aver donato il suo tempo e il suo talento a sostegno di MOAS ITALIA. Il film racconta vividamente il terrore, la sensazione di straniamento e di sconforto che accompagnano coloro che sono costretti ad abbandonare il proprio Paese in cerca di salvezza o di un futuro migliore. Ma la storia lascia anche spazio alla speranza, perché il lieto fine, l’abbraccio finale, è una metafora del ricongiungimento familiare, una delle Vie Sicure E Legali che MOAS ITALIA promuove attraverso la campagna di advocacy globale”.

Duncan Rudd, regista del film, commenta: “Ho cercato di rappresentare lo stato d’animo, le emozioni di paura, ansia e vulnerabilità delle persone migranti durante il loro viaggio verso l’ignoto. L’ambientazione subacquea pone i personaggi in un ambiente sconosciuto; l’acqua li priva della voce e riduce vista e udito, consentendo di posizionare presenze inquietanti e minacciose che amplificano il senso di ansia e vulnerabilità. Dedico ‘The Path’ a MOAS ITALIA e a tutti coloro che hanno tragicamente perso la vita in mare nel tentativo di arrivare in Europa”.

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